Giuseppina Zappella - saggi introduttivi - Giuseppina Zappella

Giuseppina Zappella
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Saggi introduttivi


• Iconografie ottocentesche tra cronaca e storia : la vita di un’epoca e i suoi protagonisti
, in Luigi Marta, Costumi della festa data il 1854. Parigi, 1854. Ristampa anastatica a cura e con un saggio introduttivo di Giuseppina .Zappella.  Sorrento, Di Mauro, 1993.

Il saggio è suddiviso in due capitoli : I. L’illustrazione italiana dell’Ottocento; II Napoli e la litografia.


• Il rifiorire della tipografia a Napoli nel primo ventennio del Cinquecento, in Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa di Bari. Catalogo della Mostra, a cura di Maria Stella Calò Mariani, Giuseppe Dibenedetto, Bari, Ministero per i Beni Culturali. Archivio di Stato di Bari – Università degli Studi di Bari. Istituto di Storia dell’Arte, I, 2000, p.102-107.

Panorama storico bibliografico della tipografia napoletana agli inizi del Cinquecento, con particolare riferimento a due edizioni di Sigismondo Mayr : l’Arcadia del Sannazaro (1504) e le opere del Pontano in 9 volumi, 1505-1512. Altri tipografi attivi a Napoli durante il soggiorno di Bona Sforza sono Giovanni Antonio da Canneto e Pietro Maria de Richis. E’ uno dei saggi che introducono il catalogo.



• La suggestione delle immagini : un percorso biblioiconologico, in Le cinquecentine della Biblioteca Provinciale di Salerno. Catalogo a cura di Giuseppe Cicco e Anna Maria Vitale. Salerno, Provincia di Salerno, 2004,  I, p.31-67.

Introduzione iconografica al catalogo con osservazioni relative alle varie tipologie frontispiziali, illustrative e ornamentali. Una particolare attenzione è rivolta alle varianti di marche non censite in repertori. Illustrazioni esemplificative.


• La marca del Seicento tra invenzione e continuità . Un’introduzione, in Le seicentine della Biblioteca Provinciale di Salerno, a cura di Giuseppe Gianluca Cicco, Anna Maria Vitale. IV.Le marche, con un saggio di Giuseppina Zappella.  Salerno, Provincia di Salerno, 2009, p.7-87.

Il saggio, corredato di 36 figure, è suddiviso in cinque capitoli : 1.Il trionfo del simbolismo e la dilatazione del campo figurativo; 2.Tipologie, soggetti, figure autoreferenziali; 3.Reimpieghi e ricorrenze iconografiche; 4.Polivalenza della funzione : varianti e uso di più marche; 5.Una frontiera ambigua : la marca come ornamento.



• Lo "spettacolo" del sapere e le suggestioni dei tipografi, in Varietas delectat. Arte e immagine nel libro napoletano del ‘700. Avellino, Istituto Tecnico Agrario "Francesco de Sanctis" – Regione Campania.Settore Musei e Biblioteche – Mediatech, 2008, p.10-25 (allegato CD-Rom)

Il saggio (con 35 figure) introduce il catalogo a cura di Maria Porfido.


• Felice Mosca : un professionista "dimenticato"dell’arte tipografica, in L’universo del sapere e la magnificenza della corte nelle edizioni Mosca. Saggio introduttivo di Giuseppina Zappella. Avellino, Provincia di Avellino. Biblioteca Scipione e Giulio Capone – Mediatech, 2012, "Settecento napoletano, 1",  p.9-100 (allegato CD-Rom)

Il saggio, corredato di 149 figure, costituisce il primo studio monografico sul tipografo napoletano ed è  suddiviso in cinque capitoli: 1.La vicenda umana e professionale; 2.Documenti di cultura, scienza e spettacolo : uno specchio della Napoli del Settecento; 3. Nel regno degli artisti : illustrazione e ornamentazione; 4. Il microcosmo del tipografo; 5. Nel segno della continuità : le edizioni di Felice Carlo. Segue il catalogo delle edizioni Mosca possedute dalla Biblioteca Provinciale di Avellino, a cura di Maria Porfido. Coordinamento scientifico del progetto di Zappella.


• La biblioteca e le architetture del sapere : percorsi di ricerca e di conoscenza, in Dall’Atlante della natura. La biblioteca scientifica dei secoli XVI e XVII. Avellino, Istituto Tecnico Agrario "Francesco de Sanctis" – Regione Campania.Settore Musei e Biblioteche – Mediatech, 2010, p.5-17(allegato CD-Rom)

Il saggio (con 40 figure) introduce il catalogo a cura di Maria Porfido (coordinamento scientifico di Zappella)


• Due ragioni per un catalogo, in Il torchio e la mano. Edizioni illustrate ed esemplari miniati del Quattrocento dalle biblioteche italiane, a cura di Anna Maria Vitale. Salerno, Arti grafiche, 2011 ,  p.27-30

Nota introduttiva al catalogo con indicazione delle principali peculiarità degli esemplari.


• Arte del libro a Napoli nel Settecento : i primi decenni, in Le settecentine della Biblioteca Provinciale di Salerno:  Napoli 1701-1725,  a cura di Giuseppe Gianluca Cicco, Anna Maria Vitale. II. Marche e apparato iconografico, con un saggio di Giuseppina Zappella. Salerno, Provincia di Salerno, 2011, p.19-155.

Introduzione di carattere generale con particolare riferimento alle caratteristiche tipologiche e iconografiche delle edizioni descritte nel catalogo. Suddivisione in nove capitoli : 1.Aspetti e momenti della vicenda artistica dell’editoria napoletana; 2.Il frontespizio; 3.L’antiporta; 4.La marca; 5.L’illustrazione; 6 Lo stemma; 7. L’ornamentazione;  8. Il reimpiego; 9. Gli artisti. L’esemplificazione è corredata di 83 figure.


• Una metafora della Napoli del Settecento : le incisioni di Antonio Baldi,  in Le settecentine della Biblioteca Provinciale di Salerno: Napoli 1726-1750. Catalogo  a cura  Anna Maria Vitale, con un saggio di Giuseppina Zappella. Salerno, Provincia di Salerno, 2012, p.19-71.

Antonio Baldi è uno degli artisti più attivi nell’editoria napoletana del Settecento (sottoscrive incisioni in oltre sessanta opere). La sua attività è polivalente con un’evidente interscambiabilità di ruoli di inventor e sculptor. Figura spesso come incisore in associazione con Solimena, ma anche con altri artisti importanti come Vaccaro e De Mura, mentre disegna molte stampe incise a preferenza da Andrea Magliar. Realizza numerose antiporte, vignette frontispiziali, illustrazioni di corredo al testo (con la riproduzione di apparati festivi, monumenti e reperti, scene belliche, immagini sacre ecc.), iniziali, testate e soprattutto ritratti sia di autori che di dedicatari e personaggi illustri. Il contributo è corredato di 31 illustrazioni.



• Una tipografia nel segno della tradizione artistica napoletana
,
in Le piacevolezze della musica e del teatro, l’arte degli illustratori : i nuovi modelli della tipografia Muzio. Saggio introduttivo di Giuseppina Zappella. Avellino, Provincia di Avellino.Biblioteca Scipione e Giulio Capone – Mediatech, 2012, "Settecento Napoletano, 2", p.7-115 (allegato CD-Rom).

Tra Sei e Settecento quella dei Muzio è una delle più importanti dinastie di stampatori, editori e librai napoletani con una ricchissima produzione di circa ottocento edizioni. Il saggio, corredato di 191 figure, costituisce il primo studio monografico su questa importante tipografia ed è  suddiviso in sette capitoli:  1.Una famiglia di tipografi; 2.La marca; 3.La produzione; 4.L’illustrazione; 5 L’ornamentazione; 6.Reimpieghi e ricorrenze iconografiche; 7.Gli artisti. Segue il catalogo delle edizioni Muzio possedute dalla Biblioteca Provinciale di Avellino, a cura di Maria Porfido (coordinamento scientifico di Zappella).


• Due secoli di arte tipografica :un percorso di cultura e di fede
, in Catalogo della Biblioteca di S.Francesco a Folloni. Sec.XVI-XVII, a cura di Giuseppina Zappella e Maria Porfido. Montella, Convento San Francesco a Folloni, 2012, p.17-95.

Il saggio, corredato di 85 figure,  illustra le principali caratteristiche della produzione tipografica dei sec.XVI e XVII, con riferimento specifico alle edizioni descritte in catalogo. Schede  a cura di Maria Porfido (coordinamento scientifico di Zappella).


• Sotto il segno di Minerva : i centri dell’illuminismo e le "images du savoir", in Litterarum felicitas. Le conquiste della scienza e della tecnica nelle opere degli scrittori del Settecento. Avellino, Istituto Tecnico Agrario "Francesco de Sanctis" – Regione Campania.Settore Musei e Biblioteche – Mediatech, 2010, p.5-17(allegato CD-Rom)

Il saggio (con 40 figure) introduce il catalogo a cura di Maria Porfido (coordinamento scientifico di Zappella).



• Valenze iconografiche e simboliche dell’immagine nel libro del Rinascimento, in Le cinquecentine della Biblioteca diocesana Pio XII di Teggiano, catalogo a cura di Giovanna Cappelli e Patrizia Ianniello con un saggio di Giuseppina Zappella. Teggiano, Biblioteca Pio XII, Diocesi di Teggiano-Policastro, 2012, p.13-50.

Si sono selezionati cinque punti di discussione in relazione alcune tipologie di immagini investite di un singolare contenuto simbolico, espresso in forme assolutamente originali : 1. Pseudomorfosi e reinterpretazioni iconografiche : l’allegoria del Tempo che svela la Verità; 2. Le scoperte geografiche e la rappresentazione del mondo conosciuto; 3.Collaborazioni tra tipografi e condivisione del lavoro nelle antiche tipografie; 4. Le iniziali parlanti e l’influenza ovidiana; 5. La Creazione e il sincretismo culturale della tradizione classico-cristiana. 49 illustrazioni di corredo.



• Invisibilium per visibilia contemplatio: la funzione dell’immagine sacra nel libro del Seicento, in Le seicentine della Biblioteca diocesana Pio XII di Teggiano, catalogo a cura di Giovanna Cappelli e Patrizia Ianniello con un saggio di Giuseppina Zappella. Teggiano, Biblioteca Pio XII, Diocesi di Teggiano-Policastro, 2013, p.31-91.

L’illustrazione libraria del sec.XVII si inserisce nel complesso universo dell’arte barocca, con originali interpretazioni allegoriche e simboliche, espressione dello stesso programma iconografico, dottrinario e ideologico, che caratterizza in quegli anni i numerosi progetti artistici promossi dalla Chiesa trionfante. In questo contesto la principale funzione dell’immagine sacra nel libro è didattica, propagandistica e pubblicitaria, presentata spesso in forma codificata ed emblematica come si evidenzia nei diversi punti di discussione (1. L’iconografia barocca e il libro a stampa; 2. La scrittura "parlante"; 3. Le immagini della memoria e la didattica degli emblemi; 4. L’Ecclesia triumphans; 5. L’Ecclesia docens; 6. L’Ecclesia Mundi e il simbolo della nave; 7. Una torre contro gli eretici; 8. L’emblematica mariana e il potere politico; 9. Le allegorie della sapienza e la metafora dello specchio; 10. Le marche di soggetto religioso).
Il testo è corredato di 42 figure.



• I libri delle stelle e la tradizione iconografica del Rinascimento, in Le cinquecentine della biblioteca dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), a cura di Emilia Olostro Cirella e Giovanna Caprio: Napoli, Giannini, 2014 , p.15-69.

Al confine tra scienza e magia, i libri antichi che trattano di astronomia esercitano ancor oggi una straordinaria suggestione sul lettore. Questo straordinario universo è illustrato, anche se ovviamente in modo largamente esemplificativo, dalle opere e dagli autori descritti in catalogo, che documentano attraverso i trattati tecnici e le opere divulgative più diffuse nel Rinascimento la storia e l’evoluzione di un’affascinante quanto singolare tradizione iconografica. Il saggio è suddiviso in quattro punti di discussione : 1.Il  best seller dei trattati di astronomia; 2.Il dibattito scientifico : gli autori, le opere, le figure (Il mondo antico; Il Medioevo e gli Arabi; Gli studiosi del Rinascimento); 3. Federico Commandino e le litere del Barocci. Altre tipologie di iniziali; 4.Le allegorie dell’Astronomia / Astrologia. Il testo è corredato di 81 figure.


• Il ritorno di Minerva e le meraviglie della scienza, in La produzione editoriale scientifica tra XVII-XVIII secolo nelle biblioteche campane, a cura di Apollonia Califano, Anna Maria Vitale. Progetto dell’AIB Campania. Salerno, Arti Grafiche, 2014, p.17-66.

La rinascita dell’editoria scientifica si inserisce in un clima di grandi mutamenti culturali e di crescente specializzazione dei vari settori della scienza. L’immagine raggiunge tutti i generi di libri e ne diventa un complemento pressoché indispensabile. Nel saggio si sono selezionati nove punti di discussione come sintesi iconografica dell’universo scientifico dei sec.XVII-XVIII, così come rispecchiato dal catalogo : 1. Le metamorfosi dell’allegoria; 2. I progressi dell’idraulica e il controllo delle acque fluviali; 3. Esperimenti "elettrici"; 4. Le delizie dell’orto e l’arte del giardinaggio; 5.Le spedizioni scientifiche e le meraviglie dei nuovi mondi; 6. Ai confini della realtà : i "mirabilia naturae et artis"; 7. Le grandi composizioni allegoriche; 8. Un’icona del sapere; 9. La cultura figurativa della Schola Salernitana.
Il testo è corredato di 48 figure.


• Il mito, la poesia e gli artisti nella tipografia napoletana tardo-barocca, in Il mito di Napoli e l’incanto della poesia nelle tipografie di Raillard e Parrino. Saggio introduttivo di Giuseppina Zappella. Avellino, Provincia di Avellino. Biblioteca Scipione e Giulio Capone – Mediatech, 2014, "Settecento napoletano, 3",  p.9-100 (allegato CD-Rom)

Il saggio, corredato di 115 figure, analizza figure e simboli legati alla tradizione napoletana attraverso le illustrazioni presenti in edizioni di Raillard, Parrino e altri tipografi coevi. E’ suddiviso in tre parti:
I. napoli nel mito e nella leggenda  (1.La tradizione mitografica  storica e religiosa; 2. Le allegorie e le composizioni celebrative ; 3. I simboli della poesia e della musica; 4. Le figure del mito nelle marche; 5. L’ornamentazione).
II. l’illustrazione   (6. I libri illustrati; 7.Le guide di Napoli; 8. I ritratti).   
III.gli artisti   (9. Francesco Solimena; 10.Andrea Magliar e figli; 11.Paolo De Matteis; 12. Del Po; 13.François de Louvemont).
Segue il catalogo delle edizioni di Raillard e Parrino possedute dalla Biblioteca Provinciale di Avellino, a cura di Maria Porfido. Coordinamento scientifico del progetto di Zappella.


 
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